Un Libro Magico

Con la Prefazione del Presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini (LEGGI QUI), le due grandi leggende della Grotta della Sibilla e del Lago di Pilato. Un mondo incantato assolutamente da scoprire, descritto con parole appassionate, immagini evocative e grande aderenza ai dati storici e alle narrazioni della tradizione locale.

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Il Libro in Sintesi

Le affascinanti leggende dei Monti Sibillini è un libro che, finalmente, racconta per esteso le antiche e meravigliose storie riguardanti la Grotta della Sibilla e il Lago di Pilato senza rinunciare ad un’accurata esposizione storico-scientifica di quanto le riguarda. Ogni territorio ha i suoi luoghi “magici” e le sue storie ma tra Umbria e Marche, sui Monti Sibillini, aleggiano delle splendide leggende che vantano uno spessore del tutto unico in Italia e, per certi versi, anche in buona parte dell’Europa. Tra i contenuti, esposti con massima aderenza alle fonti storiche e alle diffuse tradizioni popolari più recenti, vi sono anche alcuni elementi inediti di particolare interesse (dove è il regno della Sibilla e quale popolo lo abita). Si tratta di un libro che spazia con passione tra narrazione, esposizione storico-scientifica e affondi sapienziali innervati attorno ai due nuclei tematici delle leggende dei Sibillini: il paradiso della Regina Sibilla e l’inferno del lago demoniaco sul Monte Vettore. Illustrazioni artistiche di grande pregio corredano il testo a supporto delle narrazioni e informazioni fornite.

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L'AUTORE

Diego Mecenero

Giornalista, autore e redattore, Diego Mecenero può essere considerato tra i più grandi conoscitori delle leggende dei Monti Sibillini. A sua firma sono numerosi libri per ragazzi, tra i quali “Lo Smontabulli” e, dedicato alle meraviglie del territorio marchigiano, “Il segreto del mantello blu”. Veneto per nascita, vive tra Marche ed Umbria approfondendo scientificamente da ormai vent’anni le antiche storie dei Sibillini, circa le quali è stato spesso invitato in piazze, radio e tv. Con l’Università di Macerata, Rainbow, ELI e altre istituzioni ha collaborato all’elaborazione dei contenuti culturali del progetto di PlayMarche per la valorizzazione del territorio marchigiano in modalità multimediale.

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L'INDICE

I contenuti del libro

PARTE INTRODUTTIVA - La magia profonda dei Sibillini - Due monti, due leggende ||| PARTE 1/2 : LA GROTTA DELLA SIBILLA - Sibilla quasi Sibilla non Sibilla - Cybele, la Grande Madre - Una conca di sassi tra l’erba - Il cavaliere Antoine De La Sale - In viaggio verso la cima del Sibilla - Dinanzi e dentro la Grotta della Sibilla - Verso il magico regno della Sibilla - Dentro il mondo della regina Sibilla - Antiche iscrizioni all’ingresso della grotta - La “vera” posizione del regno della Sibilla - Il popolo semi-leggendario dei Cimmeri - Le avventure del Guerrin Meschino - La Grotta della Sibilla tra ieri e, soprattutto, oggi ||| PARTE 2/2: IL LAGO DI PILATO - Un monte demoniaco sui Sibillini - Pilato, una presenza per un nome storpiato? - Un monte, un lago e… un’isola? - Su un carro trascinato da due paia di buoi - Il tenebroso Libro del Comando - Cecco d’Ascoli, negromante d’alto livello - Simboli misteriosi di pietra presso un lago ||| CONCLUSIONE

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I Sibillini sono definiti come i monti più misteriosi d’Italia e nei secoli passati erano in Europa tra i più chiacchierati per fascino e attrazione? | Sui Sibillini esiste un vero e proprio popolo che vive dentro la montagna, un’atlantide sommersa nella terra piuttosto che nell’acqua? | Il Monte Sibilla e il Monte Vettore si fronteggiano vibranti delle loro energie leggendarie, l’uno paradiso e l’altro inferno, l’uno luce e l’altro tenebre? | Il termine “Sibilla” c’entra poco nulla con la misteriosa figura femminile protagonista della Grotta sull’omonimo monte? | La nota Sibilla Cumana, presso Napoli, è da alcuni testi antichi fatta coincidere con la nostra Sibilla Appenninica, che cioè essa venne a noi fuggendo da Cuma? | L’origine della Grotta della Sibilla viene dalla notte dei tempi come luogo di culto dedicato ad ancestrali forme religiose al femminile? | Anticamente nella nostra penisola si praticava in alcune grotte il culto alla dea Cybele, raffigurata con una corona in testa simile alla caratteristica corona di roccia del Monte Sibilla? | Nella Francia del 1400 la principessa Agnese di Borgogna aveva in sala da pranzo un arazzo che raffigurava le leggende dei nostri Sibillini e mandò il cavaliere Antoine De La Sale a verificare se quanto si narrava era tutto vero? | Salendo il Monte Sibilla verso la Grotta potresti udire un grido acuto come di pavone che viene da un mondo sotterraneo e imbatterti nella pianta del centifoglie che non ha mai né una di più né una di meno di centro foglie? | Chi anticamente voleva inoltrarsi dentro la Grotta verso il mondo della Sibilla doveva prendere cibo per 5 giorni e corde per una lunghezza di quasi 12 chilometri? | Lungo il viaggio dentro la montagna si incontrano misteriosi ostacoli come un vento orrido che sposta la terra, un ponte strettissimo di materiale oscuro su un abisso d’acqua e delle porte di metallo che sbattono continuamente giorno e notte stritolando chiunque? | Se si entra nel regno della Sibilla si può uscire solo il nono giorno o il trentunesimo o il trecentotrentunesimo, altrimenti si resta là imprigionati fino alla fine dei tempi? | Il misterioso popolo dentro la montagna non si ammala né muore mai e possiede dei ceri luminosissimi che fuori dalla Grotta non si riescono ad accendere in nessun modo? | Ogni venerdì notte tutte le donne che vivono con la Sibilla si riuniscono nel palazzo sotterraneo della loro regina e si trasformano in serpenti fino alla mezzanotte del giorno successivo, quando escono più giovani e belle di prima? | Nel mondo sotterraneo della Sibilla ognuno comprende e parla tutte le lingue del mondo e chi vi entra le comprende dopo il nono giorno e le parla dopo il trecentotrentunesimo? | La Sibilla donò un giorno a un cavaliere tedesco un anello d’oro sottilissimo che ha un potere magico ancora sconosciuto e che questo cavaliere lo donò a sua volta a un Papa? | All’ingresso e interno della Grotta della Sibilla vi erano molte antiche iscrizioni tra le quali una del cavaliere Antoine De La Sale che lasciò le tre misteriose lettere CCR di cui nessuno sa ancora il significato? | In base ai calcoli sulle misure di lunghezza medievali degli antichi racconti il viaggio verso la Sibilla consiste in quasi 12 chilometri sotto terra e che si arriva esattamente sotto al Gran Piano di Castelluccio di Norcia? | Il popolo che abita con la Sibilla, esperto scavatore di tunnel e grotte fin dai tempi più remoti, potrebbe essere quello dei leggendari Cimmeri, segnalati da antichi storiografi come presenti in Italia? | Ancora ai nostri tempi si dice che escano di notte dalla Grotta della Sibilla delle fate che scendono nei paesi per ballare in incognito coi pastori e che al posto dei piedi nascondano sotto alle vesti delle zampe come di capra? | Le fate della Sibilla dovettero una volta tornare di corsa verso la Grotta, quando ormai era l’alba, lasciando per terra per la gran foga una scia di sassi bianchi che ancora oggi si vede benissimo? | All’ingresso della Grotta della Sibilla e sulla Grande Pietra del Lago di Pilato è stata trovata incisa una stessa data, il 1578, di cui ancora non si è indagato il significato né il perché della stranissima coincidenza? | Secondo le antiche leggende il lago sul Monte Vettore è nientemeno che la tomba di Ponzio Pilato, il procuratore romano conosciuto in tutto il mondo, quello che mise a morte Gesù Cristo? | In un’antica pergamena anonima custodita oggi in Vaticano il Monte Vettore è chiamato Chiavetore in riferimento al fatto che tiene imprigionato in un “chiuditoio” qualcosa o qualcuno? | Il cadavere di Ponzio Pilato, per suo stesso ultimo desiderio, venne da Roma e finì dentro il lago legato su un carro trascinato precipitosamente da due paia di buoi senza alcuna guida umana? | Per i sorprendenti e misteriosi movimenti delle sue acque, che a volte danneggiano i raccolti o uccidono le persone, il Lago di Pilato è da considerato fin dai tempi antichi abitato da orrendi e aggressivi spiriti malvagi? | Al Lago di Pilato per secoli c’è stato un continuo via vai di negromanti da ogni dove, anche da mezza Europa, per consacrare ai demoni i loro libri di oscure formule magiche che altrimenti non funzionerebbero? | Per impedire ai negromanti l’accesso al lago vi erano in antichità mura con tanto di guardie armate e che chi veniva là sorpreso alle prese con riti demoniaci veniva catturato e ucciso in piazza davanti a tutti? | Tra le pareti rocciose sopra al Lago di Pilato vi sono ancor oggi ben visibili due guardiani di pietra che non si sa bene se siano stati scolpiti dalla natura o dalla mano dell’uomo? | Dinanzi alle acque del lago i negromanti tracciavano tre cerchi e, ponendosi al loro interno, chiamavano per nome il demone che volevano per consacrare il terribile Libro del Comando che consentiva loro di operare orridi prodigi? | SE NON SAI TUTTO QUESTO, APRI ...E LEGGI

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